Soprèssa e vin
Nel veronese, Gennaio è il mese del mascio (per i meno avvezzi al dialetto del luogo, si pronuncia mas-cio e significa maiale).
“Far su el mascio” è una tradizione dalle antiche origini che prosegue tutt’oggi. La macellazione del suino e la sua trasformazione in salumi ed insaccati erano (e sono) un solenne rituale, compito della persona più esperta del luogo, il bacàn. In questa occasione l'intera comunità si riuniva per lavorare, ma anche per festeggiare l'abbondanza e godersi dei gustosi momenti a base di soppressa e vino.
Cos’è la soppressa?
Nel veronese, la soprèssa (sì, la nostra è con una sola p!) è un grosso salame di forma arcuata, preparato con le parti più nobili del maiale.
Il nome soppressa deriverebbe dal verbo latino supprimere, col significato di compattare: la buona riuscita dei salami dipende infatti dall’ insaccarli ad arte, senza lasciare vuoti al loro interno.
Così come vuole la tradizione…
L’oste consiglia: Pane e soppressa
Il vino giusto: Valpolicella Doc
Buona festa del mas-cio a tutti,
VM