Perchè roteare il vino nel bicchiere?
A bazzicare winebar ed enoteche, capita di vederne di ogni sorta.
Tra le tante violenze perpetrate al vino da parte degli avventori, quella più frequente è la rotazione molesta del calice. Se siete sfortunati, potete assistere anche a una sacrilega shakerata data con polso deciso ad una bollicina.
Vediamo come e perché roteare il vino nel bicchiere:
Per capire come ruotare il vino, senza sembrare troppo goffi, è buona cosa sapere perché lo si fa.
Il movimento circolare del bicchiere che crea un piccolo vortice nel vino, gli permette di ossigenarsi ed aprirsi, aiuta a far salire i profumi al naso, grazie all’alcol volatile.
Ricordate che non state shakerando un cocktail, quindi è sufficiente una leggera rotazione del polso per far scivolare delicatamente il vino sulle pareti del calice. Con un po' di esperienza vi accorgerete che il bicchiere si muoverà più facilmente se riempito per meno della metà, e questo vi eviterà anche di dover investire troppo in smacchiatori.
Questa tecnica è valida per i vini fermi, sia bianchi che rossi. Più vecchia è l’annata del vino che state bevendo, più il vino sarà chiuso ed avrà quindi bisogno di ossigenarsi. Un paio di rotazioni sono sufficienti, non c’è bisogno di continuare fino a perdere la sensibilità del polso.
Altra storia sono gli spumanti. Se vedete qualcuno ossigenare uno Champagne, non imitatelo…Fatelo per i produttori che ci mettono tanto tempo, passione e pazienza per veder nascere e crescere le bollicine nel loro vino, e fatelo anche per voi stessi. Se roteate il bicchiere, potete salutare il vostro bel perlage. Se un vino è spumante, tale deve restare…Ci penserà l’anidride carbonica a farvi arrivare i profumi al naso!
Fate la cosa giusta, roteate il vino sì, ma con moderazione.
Alla salute,
VM